Ammetto di non essere un gran frequentatore di chiese ma non posso negare la mia ammirazione per Papa Francesco. Giusto ieri ha incontrato il premier russo Vladimir Putin e fra le varie amenità ha giusto sollevato il "problemino" delle violenze in Siria. Già perché sembra che ci siamo tutti dimenticati che in Siria, l'ineffabile Assad continua a massacrare i suoi connazionali. Ad onor del vero anche i ribelli ci mettono del loro come il decapitato per errore (fossimo in Italia direbbero "a sua insaputa") ma è innegabile che le uccisioni continuino. Purtroppo il dubbio che avevo già espresso si rivela reale : la comunità internazionale, capitanata dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, si è limitata a togliere al regime siriano i gas nervini (ma sarà poi così?) ma alla fine non è realmente intervenuta a favore della popolazione. D'altra parte il buon Barack non riesce ad intervenire a favore della sua stessa popolazione, o almeno nei confronti di quella più bisognosa e mi sto riferendo, ovvio, alla "mutilazione" che sta subendo il piano di assistenza sociale meglio noto come "ObamaCare". Quindi ben vegna Papa Francesco nel ruolo di voce scomoda. Certo che è il massimo che un cristiano si debba "dannare" per dei mussulmani.
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