domenica 15 settembre 2013

TAV

In questi giorni infuria il dibattito sulla TAV (il mio maestro Serra ieri le dedicava l'amaca) anzi sul movimento NO-TAV. Vi sono stati gli importanti contributi di Erri De Luca e soprattutto di Gianni Vattimo che dopo aver abbandonato il "pensiero debole" (per gli amanti della filosofia vedi) ha portato il dibattito sul concetto stesso di protesta. Ma forse di questo parliamo un altra volta. Intatno vorrei fare un paio di considerazioni proprio sull'opera in questione. Il "famigerato" Corridoio 5 ha già subito dei tagli considerevoli ma, pur con qualche riserva, non mi sembra un opera in assoluto da bandire. Peraltro la furia dei manifestanti non si rivolge quasi per nulla alla vicina valle, quella del Frejus, dove stanno facendo lavori analoghi ma per costruire un nuovo valico stradale. Inoltre questo movimento non mi sembra abbia una eco almeno europea. Temo che si sia fatto un simbolo della cosa sbagliata e tanto per citare un proverbio "abbiamo buttato via il bambino con l'acqua sporca".

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