Premetto subito che non parliamo di cinema, oltre tutto si tratta di un regista per il quale nutro un rapporto di odio amore. Ma non posso che inchinarmi dinnanzi alla sua "lungimiranza" per aver intitolato il suo ultimo (alla data) film : "The hateful eight". Titolo che sarebbe stato perfetto anche per questo articolo di AGI. Parla del rapporto di Oxfam che ha stilato la classifica dei paperoni mondiali e dalla quale si evince che i primi 8 possiedono la metà della ricchezza del pianeta! Come si direbbe : in soldoni questi 8 valgono oltre 3 miliardi e mezzo dei più poveri. Altri che uno vale uno. Ne ho già parlato ed hanno un bel dire certi economisti (buoni anche quelli peraltro) che questa distribuzione anomala (e perché poi?) non funziona, i numeri sembrano dire il contrario ed è ormai acclarato che la gente è disposta a rinunciare a tutta una serie di diritti civili / sociali per l'ultimo smartphone. Ma torniamo ai nostri odiosi (e odiati) 8, è giusto odiarli? Molti di loro cercano di dare un immagine positiva o almeno filantropica, alcuni rappresentano il trionfo dell'uomo comune come Gates, Bezos e soprattutto Zuckerberg, ma c'è uno che mi sta "simpatico" Ortega. Dico subito che non possiedo nessuna azione di Zara e neppure sono un loro cliente ma di questa élite lui è l'unico che produce qualcosa mentre gli altri sono di fatto fornitori di servizi. Chiamatemi pure nostalgico ma se vi fate un giro su www.statista.com scoprirete che Facebook (Zuckerberg) ha 13 mila dipendenti mentre Inditex (Ortega) 124 mila. Continuate a chiamarmi nostalgico ma forse la prossima volta che leggerete che la UE vuol tassare i "big" della Silicon Valley ripensate a questi numeri.
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