Non è un secondo post sulle categorie professionali "dimenticate" ma il riferimento ad un proverbio (che a me piacciono molto) : "il medico pietoso fa la piaga verminosa". Oggi questo detto andrebbe un po' rivisto ma mi è invece sembrato perfettamente applicabile alla situazione della nostra (ex) compagnia aerea di bandiera, ebbene si proprio l'Alitalia. Non fatemi ripercorrere tutta la storia (ormai sconfinata nella tragedia) ma basti dire che dopo un quasi tracollo subentrarono i "capitani coraggiosi" (tra cui l'ineffabile Luca Cordero) e la compagnia andò (ove possibile) anche peggio, poi sono arrivati i "nostri" ossia gli arabi (tanto abbiamo lo stesso dio, il denaro) e nonostante le nuove divise la compagnia continua ad affondare (e fortuna che non sono navi) per cui sul finire dello scorso 2016 è stato presentato il nuovo, ennesimo, piano industriale (modi McKinsey per dire tagli). Come riferisce "Repubblica" le misure previste sono il taglio della linea Roma - Malpensa (aspettiamo Salvini con una felpa con scritto "Fly Malpensa") e il congelamento degli scatti per 3800 dipendenti. Stranamente il quotidiano romano non parla di tagli (forse perché sa bene che riguardano per la maggior parte proprio i romani?) ma la torinese "Stampa" parla di esuberi che vanno da 600 a 2000 unità. Vale la pena di ricordare che Alitalia impiega quasi 27000 persone cifra molto vicina a quella della Fiat (pardon FCA). E qui arriviamo al proverbio, forse è giunto il momento di qualche scelta dolorosa ma necessaria per evitare di trascinare tutta la compagnia nel baratro. Ovvio che in un ridimensionamento violento (ossia ben maggiore di quello ipotizzato da "La Stampa") vi saranno delle iniquità ma l'alternativa sarebbe una ingiustizia per tutti i 27000 impiegati. Salvo i soliti raccomandati ma questi cascano sempre in piedi facciamocene una ragione mentre per gli altri dovrebbe valere un altro detto : "mal comune, mezzo gaudio". Ma ho già detto che non credo a questo detto, meglio licenziarne tanti che tutti.
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