Alcuni giorni fa la tanto vituperata UE ha promulgato una direttiva destinata ad influenzare le nostre vite. Ha sancito la "net neutrality"! Di cosa si tratta? Della possibilità di accedere a qualsiasi "servizio" internet senza limiti. Sembra un po' astruso anche perché questo è quello che succede ogni giorno ma qualcuno vuole cambiare le regole del gioco. Cosa significa in pratica "net neutrality"? Che chi fornisce la connessione internet (si chiamano ISP) non deve in nessun modo disquisire su cosa transita nel web. Non deve ne rallentare (il cosiddetto "throttling") ne tanto meno bloccare alcun contenuto. Facile immaginare situazioni da Big Brother dove viene bloccato (o pesantemente rallentato) un blog che non è "allineato" con il governo del paese dal quale il blogger scrive. Oppure rallentare siti di industrie concorrenti. Sarebbe come dire che una compagnia telefonica censuri le conversazioni. Ma vi era la necessità di fare una direttiva per tutelare quello che è lo status quo? Forse no ma vedendo le reazioni infastidite delle telco mi viene il dubbio che l'ipotesi di creare un internet di serie A (versus uno di serie B ovviamente) non fosse così remota. E poi una cosa che turba i vertici di questi buontemponi delle telco mi risulta istintivamente gradita. Quindi per una misera volta "viva la UE" (alla faccia degli inglesi).
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