L'argomento migranti è a dir poco incandescente ma ho trovato una incredibile chiave di lettura sul settimanale "D" di Repubblica (vedi). L'articolo si intitola "Sorpresa Asmara" ed infatti la prima sorpresa è proprio la foto di apertura che si riferisce ..... a Massaua (mentre la foto sopra è proprio di Asmara)! Va be non facciamo troppo i sofisti comunque il nostro articolista in effetti vuole proprio sorprenderci e cita le parole dell'addetto culturale (uno credo davvero oberato di lavoro) della ambasciata italiana : "la gente qui è onesta, non c'è corruzione, i ministri non hanno la scorta, non vi è lusso ostentato e non si vedono grandi disparità sociali" (che si può facilmente leggere come sono tutti poveri). Ad onor del vero aggiunge : "manca l'acqua e la luce per varie ore al giorno ma non si sta male". Certo basta mettersi d'accordo sul concetto di stare bene (e poi forse l'ambasciata italiana è un punto di vista leggermente privilegiato) come racconta anche la testimonianza di una imprenditrice italiana che evidenza come non vi sia islamizzazione nel paese. Eppure il regime eritreo è uno dei più duri del pianeta : partito unico anche se da anni non vi sono elezioni, mancanza di stampa libera, magistratura asservita allo stato e qui arriviamo al punto. Questo quadro poco lusinghiero che emerge dai rapporti ONU pare manchi di dati precisi, dati che mancano perché dal 2009 neppure la Croce Rossa ha più accesso agli ospedali e alle carceri quindi tutti gli omicidi e le torture derivano solo dai racconti degli emigranti. I quali hanno tutto l'interesse a raccontare la storia di un regime "galera". E quindi il rapporto dell'ONU che denuncia il regime sembra non avere tutta questa validità . Allora mi metto la felpa alla Salvini e mi chiedo perché riconoscere lo status di profughi a chi non ha capito in che bel paese viveva.
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