Forse troppe le polemiche nate intorno al "FertilityDay" (l'inglese d'obbligo alla faccia della Brexit) promosso dal ministero della Salute al cui vertice si pone Beatrice Lorenzin, "concepita" in Forza Italia, poi passata a NCD. Certo i toni sono davvero troppo da ventennio ma l'ondata di sdegno è davvero fuori misura. Indubbio che se abbiamo una disoccupazione giovanile al 40% questa disincentiva la natalità ma certo le vendite di smartphone e di berline tedesche (da parte dei genitori dei giovani recalcitranti) mostrano che vi è anche la "voglia" di allocare le risorse in modo diverso. Comunque la campagna sembra essere un disastro e come dice il proverbio : "la sconfitta è sempre orfana mentre la vittoria ha cento padri" e oggi al "FertilityDay" è rimasta la sola Lorenzin come madre (surrogata?) perché anche il nostro Apple premier, Matteo Renzi, si è defilato. Per chi avesse ulteriori dubbi basta guardare il sito della società milanese "mediaticamente" che ha curato quello della manifestazione : non vi è alcuna menzione della campagna promossa dal ministero. Eppure come riporta "Lettera43" si sono pur portati a casa 113000 Euro per la realizzazione. Quando si dice che si è perso il significato della parola gratitudine.
Ps uno degli spot più contestati (e rimosso mi pare) era : "la bellezza non ha età ma la fertilità si". Ora la nostra ministra Lorenzin è diventata madre (vedi) di due gemelli l'hanno scorso quindi ad oltre 40 anni suonati ... fate quel che dico, non fate quel che faccio.
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