lunedì 26 settembre 2016

Ira

Ma caro Gentiloni (il nostro ministro degli esteri) non sa che l'ira è un peccato capitale? Boh forse ha dimenticato il comune (di molti di noi almeno) passato di matrice cattolica comunque pare che si sia molto incazzato (cosa che oltre tutto nuoce gravemente alla salute) per l'esito del recente referendum che si è svolto nel canton Ticino. Per i distratti ricordo che sei ticinesi su dieci vogliono introdurre norme che limitino o penalizzino i frontalieri italiani. Ora per me cresciuto al confine elvetico non sono affatto stupito del risultato ma questo non toglie nulla alla gravità del voto. Voti che rischia di non sortire effetti pratici, almeno non immediati, in quanto pare sia in contrasto con la costituzione del paese di Guglielmo Tell. Ma possono i politici ignorare ben due referendum che picchiano sempre sullo stesso argomento? Ma sono istanze razziste qualcuno obietta e con più di una ragione ma se sono condivise dalla maggioranza di una società come la mettiamo? Teniamo conto che a giorni si terrà in Ungheria un referendum apertamente razzista che molto probabilmente sarà un altro colpo mortale alla UE? E se l'anno prossimo Marine Le Pen diventasse il presidente dei francesi? Comunque caro Gentiloni non si faccia il sangue amaro anche perché mi sembra di ricordare che in alto Adige vi siano logiche molto simili a quelle che sognano quei buontemponi dei ticinesi solo che vengono chiamate tutele delle minoranze.

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