Ho appena parlato di laicità (e donne) ma oggi parlo di Fede, ma con la effe maiuscola, ossia di Federica Pellegrini. Per chi sta facendo un trekking nel Borneo centrale oppure una crociera artica dico subito che è arrivata quarta, una bella medaglia di legno. Certo che vedendo la gara già il quarto posto suona miracoloso ma questo non conta nulla. Certo l'oro non è mai stato una opzione possibile ma forse il bronzo era alla sua portata . Lascio agli esperti la analisi di una gara dove i tempi non sono stati affatto eccezionali ma una delle cause (non scuse) è stata l'eccessiva pressione mediatica. Ieri la RAI si era persino "inventata" un count down alla finale della Pellegrini. Il tutto per una medaglia di bronzo (non pervenuta peraltro). Questa sconfitta non toglie nulla a Federica che resta la più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi ma quegli altri atleti che sono andati a medaglia (3 d'oro alla data) non contano nulla? Non sono abbastanza belli per fare da testimonial ad uno shampoo? Una volta vi era persino la pretesa (o la presunzione) che le olimpiadi fossero una competizione per non professionisti, tempi ormai trapassati remoti. Allora le olimpiadi servivano a celebrare campioni, oggi essere campioni non basta, bisogna essere anche personaggi e in questo senso Federica Pellegrini è una regina senza eredi e forse questa è la vera sconfitta del nuoto italiano (almeno al femminile).
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