In questi giorni sta per entrare in vigore il regolamento europeo sulla privacy. A primo acchito sembra più una serie di adempimenti formali (ma che strano) ma conto di tornarci. Intanto a che punto siamo con questo "affair" Facebook? Statistica mi rendo conto povera ma nel giro delle mie conoscenze mi risulta solo una persona che si è cancellata e ormai la bufera è passata almeno per ciò che riguarda il pubblico. Perché i guai giudiziari di Marc Zuckerberg (il boss di Facebook per chi fosse rimasto in ibernazione negli ultimi 15 anni) non sono che all'inizio. Ma qui risiede il problema. Consiglio di guardare il video della audizione del nostro Marc al congresso americano. Il relatore che lo interrogava era anche piuttosto cattivo ma era ovvio che non sapeva gran ché di cosa sono big data , network e quanto altro. Infatti siamo al nocciolo del post : come fa un legale a legiferare su una materia così scivolosa come internet? Oltretutto una mondo, quello della rete, che si muove a velocità sostenuta (per non dire frenetica). Infatti una delle proposte fantasiose è stata quella di vietare WhatsApp (sempre della famiglia Zuckerberg) ai minori di 16 anni. Perché? Perché prima di quella età non si può chiedere il consenso al trattamento dei dati. Il che, peraltro, significa che i tuoi dati li usano eccome ma davvero pensiamo possibile vietare WhatsApp ai ragazzini? Peraltro questo software è legato ad un numero di telefono più che ad un persona fisica quindi? E per l'oltre miliardo di utenti attuali? Ah no scusate questa limitazione vale solo per l'Europa e quindi preparatevi a dimostrare dove siete cittadini oltre alla vostra età. Diciamo che hanno scherzato ma dimostra come la materia sia molto complicata. Anche perché le persone che dovrebbero essere tutelate non si strappano i capelli sapendo che Facebook e/o WhatsApp usano i loro dati personali (magari forniti falsi e qui si apre un altro capitolo).
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