Oggi (per me che scrivo) è il centesimo anniversario del passaggio del Piave, momento che segnò l'inizio della riscossa italiana. E oggi, direbbero Luigi di Maio e Matteo Salvini ,inizia (o dovrebbe iniziare) il governo del cambiamento, segno della riscossa contro i poteri forti. Deliri a parte è certo che il nuovo esecutivo ha qualche piccolo problema : il premier (che non ha mai fatto politica) porta avanti un programma che non ha redatto con una squadra di ministri che non ha scelto. Una sorta di premier telecomandato (per non usare termini quasi offensivi) cosa che sarebbe vietata dall'articolo 95 della Costituzione. Ma il cammino del nuovo governo non dovrebbe essere problematico (almeno all'inizio) visto che il M5s ha cancellato la libertà di mandato (ossia la possibilità per un parlamentare di votare secondo coscienza) e quindi anche il Parlamento risulta telecomandato. Anche questo sarebbe proibito dall'articolo 57 sempre della Costituzione. Allora mi chiedo dove sono tutti quei auto proclamati Guardiani della Costituzione che in occasione dello scellerato referendum dello scorso anno si strappavano le vesti? Evocavano derive autoritarie e quelle che abbiamo sotto gli occhi cosa sarebbero? Penso in particolare a Travaglio e Zagrebelski, il primo fino ad un certo punto lo capisco, vista la sua "militanza" ma il secondo (teoricamente di sinistra) non leva più la sua voce?
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