Temo proprio che i nostri "nuovi" governanti abbiano bisogno di un ripasso sulla Costituzione, ma lo consiglierei anche alcuni politici un po' "primitivi" come Di Battista (padre). Ho appena parlato di due articoli della Costituzione Italiana e ora mi accingo a citarne un terzo, il numero 92. Questo recita : "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri". Nel momento in cui scrivo Giuseppe Conte non è ancora salito al Colle per cui non so come l'"affiare" Paolo Savona andrà a finire ma è importante notare che sarà comunque Sergio Mattarella a nominare i ministri suggeriti appunto dal primo ministro "in pectore". Ora senza voler fare una tesina di etimologia è chiaro che quando si parla di suggerimenti siamo ben lontani dalla imposizione per cui il Presidente può aver qualcosa da ridire (eccome). So benissimo che per molti il presidente della Repubblica non ha poteri. Vero rispetto ai modelli francese e americano, che sono infatti repubbliche presidenziali. Vero (parzialmente) nella vita quotidiana della repubblica. Ma i suoi poteri esistono e servono proprio in questi passaggi "critici" come le votazioni e la susseguente nomina del premier e del governo. Se ne facciano una ragione, anzi pensino a quanto fu "pesante" l'intervento di Giorgio Napolitano nel caso della creazione del governo Monti, eppure nonostante i molti mal di pancia non fu possibile contestarne l'azione.
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