domenica 13 maggio 2018

Mazda

Premetto subito che non è un post sponsorizzato, anzi. Ho avuto due auto della casa giapponese e sono state vetture divertenti ma non terrò fede al proverbio : non ci sarà una terza Mazda per me ed il motivo è l'argomento del post. Verso la fine dello scorso anno ho fuso una bancata del motore della mia Rx8. Dopo alcune perplessità decido di sostituirlo. Il mio meccanico di fiducia mi dice rammaricato che, vista la tipologia del motore (rotativo), dovevo rivolgermi direttamente alla rete ufficiale di assistenza, Mazda Overdrive. La mia auto è fuori produzione quindi il pezzo è arrivato direttamente dal Giappone (così mi hanno detto) ma poi sono subentrati tutta una serie di problemi una volta assemblato il nuovo propulsore, problemi che i meccanici stessi ammettevano non sapere bene come risolvere. Intanto il sottoscritto telefonava in pratica ogni settimana (visto che la concessionaria non lo faceva). Per farla breve arriviamo a venerdì 11 maggio data in cui mi viene riconsegnata la vettura (previo un pagamento di una certa entità ovvio). L'auto mi sembra davvero brillante ma percorse alcune centinaia di metri ho avuto la "malaugurata" idea di accendere l'aria condizionata e cosa succede.... Nulla! Torna alla "base", manda a quel paese quegli incompetenti ma la vettura è di nuovo in officina! So benissimo che le statistiche non si fanno con un singolo caso ma come ho già detto non mi rivolgerò mai più alla casa di Hiroshima.
Ps dopo alcuni mesi di permanenza della mia Rx8 in officina, ormai non sapevo più cosa pensare ed ho scritto alla casa madre italiana. Mi hanno risposto di chiamare il numero verde cosa che ho puntualmente fatto. Ho spiegato alla ragazza di turno il fatto, questa ha voluto il mio cellulare promettendo un pronto interessamento della casa. Come per il pulsante dell'aria condizionata non è successo nulla. Beh evidentemente l'incompetenza (chiamiamola così) non è prerogativa solo della concessionaria milanese, anzi forse quest'ultima è degna rappresentante della casa madre italiana. Il fatto che questa sia di Roma è ovvio solo una semplice coincidenza.

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