giovedì 22 giugno 2017

Torino

E venne il giorno che anche il sindaco più amato d'Italia si è scoperto un po' meno amato. Il caso in questione è quello di Torino e del suo sindaco, Chiara Appendino del M5stelle. Nel capoluogo piemontese vi è in corso una sorta di guerra tra le forze dell'ordine e la movida. Come successe a Milano in occasione del blitz alla stazione centrale il sindaco, vista la reazione di una parte della sua stessa maggioranza prese le distanze dall'intervento della polizia. La stessa scena si ripete a Torino con il sindaco che accusa il questore di scarso coordinamento. Ora non conosco i protocolli ma se esistono e non sono stati rispettati dal questore è materia per interventi disciplinari ma resta il fatto che delle persone (appartenenti ai centri sociali, frequentatori della movida o semplici teste di cazzo non importa) si sono messi a fare guerriglia contro poliziotti e vigili che stavano facendo dei controlli. Il solito vizio italiano di non voler essere mai controllati e se questo può creare consensi ecco che qualche consigliere comunale si schiera persino contro le forze dell'ordine e a ruota il sindaco. Giova ricordare che qualche tempo fa un consigliere proprio del M5stelle fece una interrogazione contro il suo stesso sindaco per essere stato multato in occasione di un concerto. Come sempre le regole valgono per gli altri. In effetti in tutti gli articoli che ho letto sui fatti di Torino non mi rammento nessuno che abbia interpellato coloro che vivono nelle zone della movida e che credo vorrebbero rispettate le ordinanze emesse proprio dalla Appendino. Ma continuo a ripetermi son tutti

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