Ho giusto ieri menzionato Papa Francesco che mi trovo a parlare di un altro Francesco, credo meno famoso (ma forse non di molto). Mi riferisco al "Pupone", al secolo, Francesco Totti che domenica ha giocato la sua ultima partita (almeno con la maglia giallo rossa). L'eco mediatica è stata enorme e questo la dice lunga su quanto il calcio sia davvero troppo importante. Per ribadire questo concetto è arrivata qualche giorno fa la ferale notizia : le partite del campionato saranno giocate in ben 8 momenti (detti finestre chissà perché) rispetto agli attuali 5 (vedi). In pratica tre al sabato (15, 18, 20:30), domenica (12:30, 15, 18, 20:30) e lunedì (20:30). Francamente un mezzo incubo, e badate bene la colpa questa volta non la si può neppure addossare ai violenti ultras perché i principali "mandanti" di questo scempio sono gli abbonati al pacchetto calcio della ben nota televisione satellitare. E parlando sempre di televisioni e di diritti televisivi non dimentichiamo l'inchiesta Infront (vedi) che vuole (o spera) far luce su un vorticoso giro di soldi spariti poi in fantomatici conti. Alcuni dei quali sembrano essere "domiciliati" nella vicina Malta, ma questa è un'altra storia.
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