
Purtroppo il mito che lo sport possa essere un'isola felice è crollato da molto tempo e negli ultimi tempi abbiamo visto capitolare anche il tennis, vittima di combine. Non poteva esimersi la nostra tragicomica penisola con la ennesima inchiesta sulle irregolarità del calcio ("la palla è rotonda ma l'assegno circolare"), ovviamente nulla di nuovo infatti ricordo bene la Giulia dei Carabinieri che entrava in campo, era il 1980 (per maggiori dettagli vedi), e d'altronde lo scandalo FIFA rappresenta bene il proverbio che recita: "il pesce inizia a puzzare dalla testa". Ma uno dei peggiori effetti della corruzione presente nello sport è certamente il doping. Non che non esistano atleti disposti a tutto pur di primeggiare ma ovvio che se alla gloria del podio aggiungiamo un bel gruzzolo il gioco è fatto. Da cui lo scandalo che ha travolto i vertici IAAF (l'associazione mondiale di atletica). L'amica Roberta mi segnala questo articolo in cui viene svelato che la nota marca Adidas cesserà di essere main sponsor da subito anziché nel 2019 della citata IAAF proprio a causa del doping che è stato permesso dai vertici. Parliamo della bazzecola di 32 milioni di dollari. Si proprio una bazzecola perché tanto per essere chiari Sky e Mediaset hanno pagato oltre 900 milioni (di Euro pure) per i diritti della sola serie A (sola nel senso di solo calcio italiano che non è neppure il campionato più seguito). E siccome a pensar male si fa peccato date una occhiata qui. Ammetto il sito è un poco ostico essendo molto tecnico ma pur avendo una buona valutazione in generale si vede che l'azienda ha qualche piccola difficoltà. Quindi 32 milioni in meno fanno comodo giustificandoli pure per una causa "umanitaria".
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