
Credo sia abbastanza noto il fatto che considero una buona parte della comunità finanziaria mondiale un accolita di gaglioffi (per di più arroganti non certo simpatici come quelli sopra ritratti), ma forse vi è un'altra categoria che merita anch'essa una "maggiore" attenzione. Parlo dei costruttori di automobili. Sul caso Dieselgate sono stati versati fiumi di inchiostro (e ha un bel dire Luigi Zingales su "Il Sole" che la Germania ha imposto alla UE un modello morale oltre che economico) ma adesso pare che anche Renault (costruttore con pure una partecipazione statale) abbia ceduto alla lusinga di una bella centralina truccata. Stiamo a vedere se è vero, come staremo a vedere se è vero che alcuni concessionari a stelle e strisce hanno truccato i dati delle vendite spinti (obbligati?) dalla casa madre. Parlo della "gloriosa" vecchia Fiat oggi FCA (please pronunciatela "efsiei" onde evitare pericolosi tranelli) che ovviamente doveva presentarsi tirata a lucido per la recente quotazioni del suo gioiello Ferrari. Molto probabilmente per lo stesso motivo il nostro blu pulloverato Sergio Marchionne (ad di FCA per chi vivesse nel Buthan) ha sorvolato sul crollo del mercato russo. E qui ci stanno davvero prendendo per il c..o, lui e tutti gli analisti finanziari (birds of a feather ...). Vogliamo forse credere che in un paese sottoposto a sanzioni un crollo del 40 e rotti percento si è verificato giusto negli ultimi giorni? Meditate gente, meditate.
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