Doverosa premessa : non credo che a nessuno dei politici stia davvero a cuore la tutela della vittima o dell'esecutore ma questa è la politica bellezza, e non puoi farci nulla. Andiamo con ordine : qualche giorno fa il governo di Matteo Renzi (ormai l'appellativo Apple-premier non glielo leva nessuno) ha visto approvare il suo decreto legge sull'omicidio stradale con però una modifica che costringerà un ulteriore passaggio del decreto stesso in Senato (si chiama sistema bicamerale questo signori). Tutto è ben spiegato qui ma cerco di riassumere : il decreto prevedeva che l'omicidio in caso di incidente stradale diventasse un reato vero e proprio per cui chi viene colto in flagrante deve essere arrestato. Quindi se ti fermi a prestare soccorso ti arrestano. Capisco che sto un po' semplificando ma fin da quando si è parlato di questo decreto mi sembrava il classico caso di legge emanata sotto la pressione dell'opinione pubblica scandalizzata da certe stragi, ma la pancia è una cosa la testa ben altra. E poi penso sempre al Manzoni che ben stigmatizzava le "grida" spagnole che prevedevano pene sempre più severe a fronte di una situazione in realtà selvaggia. Ripeto non credo che il deputato di Forza Italia abbia a cuore davvero lo stato di diritto del colpevole di omicidio stradale ma non buttiamo via il bambino con l'acqua sporca. Sappiamo bene che le cause di incidenti (anche non mortali) sono dovute a velocità eccessiva, manovre azzardate, (ab)uso di droghe alcool e cellulari. Ma quando si toccano le auto in Italia si mettono tutti a soffiare come dei gatti. Ogni autovelox è visto come un puro e semplice modo di fare cassa, ogni multa vissuta come una vessazione a livello personale e via di questo passo. Date una occhiata a questo documento della UE, davvero poco leggibile (tanto per sfatare il mito che gli esteri sono sempre più bravi) e scoprirete che siamo il paese europeo con il maggior numero di morti. Crediamo davvero che introdurre l'arresto del conducente li ridurrà?
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