
Quando la scelta dei vocaboli può far la differenza : in questo articolo de "Il Messaggero" si parla di un incidente sulla E45 in cui sono morti il conducente dell'auto mentre sono gravissimi moglie e figlio. Praticamente illesi gli occupanti dell'altra auto trattandosi di uno scontro frontale dovuto al fatto che la vettura del deceduto procedeva in contromano. Ora l'articolo parla di una disattenzione fatale del conducente che ha percorso oltre un chilometro contromano. Forse un fatto di non secondaria importanza è che il conducente (deceduto rammento) aveva 90 anni! Ora chiamarla disattenzione mi sembra davvero troppo "gentile", era semplice criminale che una persona di 90 anni fosse alla guida. Ma qui abbiamo due effetti perversi : il primo è che siamo nella società dell'auto per cui privare qualcuno della patente è cosa che non viene accettata, il secondo è che siamo nell'Italia del "volemose bene" (il 90enne era romano) per cui nessuno vuole prendere una decisione "dura" come quella di non rinnovare la patente ad una persona di quell'età. Speriamo arrivino presto le Google car, quelle che si guidano da sole.
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