lunedì 7 dicembre 2015

Risveglio

Non so voi ma avevo la sensazione che la Francia fosse un paese di sinistra, o forse meglio, di centro sinistra (con o senza trattino? boh). Magari non come la foto testimonierebbe ma forse pensando al maggio francese, agli scioperi dei contadini, ai principi della rivoluzione, a certe "liasons dangereuses" con la Russia. E invece no, stamane leggendo "la une" (la prima pagina) ho scoperto che non è così. D'accordo stiamo "solo" parlando di elezioni regionali ma il dato è abbastanza indicativo. Allora : solo un francese su 4 (scarso) ha votato socialista, ossia ha votato per il presidente Hollande. Non vi è assolutamente stato l'effetto 11 settembre quando gli Stati Uniti d'America si raccolsero compatti intorno al presidente Bush jr, anzi direi che l'elettorato lo ha punito. Se sommiamo le altre "particelle" della sinistra arriviamo ad affermare che un elettore su 3 (scarso anche in questo caso) ha votato a sinistra. Il resto se lo sono "spartiti" (che termine appropriato) il "Front National" delle bionde Le Pen e la "nuova" formazione di Nicholas Sarkozy, "Les Republicains" che si portano a casa quasi il 55% dei voti. E quindi la Francia è un paese di destra anche perché il Front National è (di poco) il primo partito, e questi, signori, sono di destra e basta. Pare che il Partito socialista voglia ritirare le proprie liste facendo lo stesso assist che evitò il rischio di avere un Le Pen (il padre in quel caso) come presidente della Repubblica. Ma nel partito del presidente Hollande si comincia a sentire qualche voce fuori dal coro. Inutile ricordare cosa è successo solo pochi giorni fa a Parigi. Momento davvero complicato.

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