martedì 22 dicembre 2015

Addio?

Avevo pensato che avrei dovuto spiegare ai figli di qualche amico cosa fosse l'oggetto sopra raffigurato. E invece no perchè il vinile sta vivendo una seconda giovinezza quindi anche i "millenials" lo conoscono bene. Come ho già avuto modo di dire il fenomeno è più mediatico che reale visto che parliamo di qualche milione di pezzi al mondo ma di sicuro l'oblio è scongiurato. Quello che non avrei mai immaginato è che un giorno avremmo dovuto spiegare cosa è raffigurato sulla copertina del disco del 66! Ossia una banana, una banana Cavendish, quelle che siamo ormai abituati a consumare. Questo articolo spiega bene come non si tratti di uno scherzo o di una moderna Cassandra, ma di come queste banane rischiano di scomparire. E la cosa più incredibile (la realtà supera la fantasia) è che questo rischio lo abbiamo già corso e che il fatto che siano denominate "Cavendish" è proprio in onore dil quell'orto botanico dove sopravvisse questa specie. Peraltro l'articolo cita anche la triste storia dell'Irlanda dove le patate erano di un solo tipo e l'arrivo di un fungo le sterminò provocando una carestia immane che spinse buona parte della popolazione a emigrare. Oggi possiamo credere che, nei 30 anni che si stima ci vorranno perchè le Cavendish spariscano, qualche genetista (della Monsanto magari) trovi un modo o per attaccare il parassita che le sta uccidendo oppure per renderle resistenti ma allo stato attuale sembra non esserci soluzione. Poco natalizia mi rendo conto come storia, ma davvero impressionante.

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