In questi giorni le borse hanno avuto oscillazioni da montagne russe. In effetti vi sono stati degli eventi che giustificano qualche movimento ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di pura speculazione. Tra le tante petizioni online che girano vorrei vederne una : proibire le vendite allo scoperto, sempre non soltanto quando le oscillazioni superano certe soglie. Per i meno esperti di tecnica di borsa la vendita allo scoperto funziona così : si inizia a vendere (senza avere l'azione badate bene) scommettendo che nel proseguio della giornata borsistica l'azione scenda di prezzo ulteriormente (rammento che le vendite hanno di solito proprio l'effetto di far scendere il prezzo). Se ciò si verifica si compra quindi l'azione ad un prezzo più basso di quello a cui la si è venduta prima e si intasca la differenza. Nel caso contrario la differenza è quanto ci si rimette. Non è una pratica "sana". Già la massa monetaria in circolazione è enorme ma per fare questi giochini basta relativamente poco (la differenza di prima), è ora di finirla. Vuoi comprare ? Devi avere i soldi. Vuoi vendere? Devi avere l'azione. Semplice no? Ma sento già i soliti isterici analisti finanziari che strillano che così si imbavaglia il mercato! Balle chi fa queste operazione è solo uno speculatore, non alimenta certo il "famoso" mercato dei capitali, è solo un parassita di questo sistema. Se qualche premio Nobel per l'economia ha spiegato la funzione, la necessità di questi parassiti, a me non viene in mente. Una obiezione più concreta è quella che certe norme non hanno senso se non sono applicate a livello globale. Vero ma in questo caso non del tutto. Se venisse bloccata la vendita allo scoperto solo nella borsa italiana, ad esempio, otterremmo di allontanare solo gli speculatori che, però, mi sembra un risultato tutt'altro che disprezzabile.
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