Forse Daniela Santanchè pensava di mettere una telecamera come quella raffigurata nelle mutandine di Ilaria D'Amico. Certo sarebbe il sogno di ogni regista di porno film, o forse un sex toys (tanto di moda oggi) particolare. Temo che Daniela Garnero (da "signorina") invece stesse solo difendendo le mutande del suo capo, il Silvio nazionale. E lo stava facendo con veemenza. Ma non le è venuto in mente che forse la sua veemenza è anch'essa una delle cause del crollo di Forza Italia? Difficile credere che i moderati possano sentirsi rappresentati da una furia cuneese! Ma al di là della (infelice) battuta il tema che le due signore (D'Amico e Santanchè) trattavano era molto serio : sicurezza versus privacy. Chiamo sempre in mio aiuto Godel che ci dimostra che non si può avere la sicurezza massima senza perdere la privacy e viceversa. Bel dilemma, direi, ma mi trovo d'accordo con la D'Amico (che strano) : "sono dispostissima a cedere un po della mia privacy a favore della sicurezza". Anche perché egoisticamente parlando non ho nulla da nascondere quindi mi va bene anche un po di "sconfinamento" nella mia privacy. Resto invece perplesso che la porta voce di un partito di centro destra (o forse meglio dire di destra e basta) si schieri contro la sicurezza. Ma pur di salvare le mutande (o i pannoloni?) del Silvio si fa questo ed altro.
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