Proprio dei nostri cugini transalpini voglio parlare. In questi giorni il premier (italiano) Matteo Renzi ha incontrato il presidente (francese) Francois Hollande. Di certo non mancavano gli argomenti ma forse hanno parlato anche del "affaire" Alstom. Breve riassunto : l'industria francese specializzata in turbine e molto altro (ad esempio i treni ad alta velocità "Italo") era oggetto dei desideri tra la teutonica Siemens (spalleggiata da Mitsubishi) e l'americana General Electric. Il governo francese ha deciso di entrare nel capitale di Alstom bloccando così i tedeschi e creando una sorta di "joint venture" con gli americani. Vale la pena di aggiungere che i conti di Alstom non erano esattamente floridi quindi una parte di questa operazione è, anche, un salvataggio. In termini assoluti mi sembra logico che uno stato non voglia cedere il controllo di società "strategiche" (tanto per essere chiari le turbine sono uno dei componenti delle centrali atomiche di cui la Francia è davvero piena). Ma abbiamo un Europa con le sue regole che possono essere anche errate ma devono valere per tutti (si veda la multa alla milanese SEA). Inoltre non si può non "leggere" uno schiaffo ad Angela Merkel. Spero che Hollande abbia ben valutato la mossa e non si sia limitato ad adottare una soluzione che serve solo a rinfocolare l'orgoglio nazionale, terreno sul quale si trova incalzato dalla bionda Marine Le Pen.
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