Forse il vecchio adagio "non c'è più religione" (almeno quella vera) ha ragione. Non mi riferisco al Papa in odore di comunismo e neppure alle suore che vincono i concorsi canori. No molto più laicamente (?) alla vicenda che si è appena conclusa a Milano. Breve antefatto : in occasione dei mondiali sono stati piazzati dei maxi schermi nella zona Navigli. In aggiunta è stata posta anche una piccola replica (4 metri) della celebre statua del Redentore! Apriti Cielo (è il caso di dirlo). La Curia e i residenti sono insorti e la statua è stata smontata ponendo fine all'atto blasfemo. Per la cronaca vi era già stato un precedente : quando la Rai in uno spot aveva "vestito" il Redentore con la maglia della Nazionale (italiana tanto per esser chiari), la Curia di Rio De Janeiro si era opposta ottenendo lo stop dello spot (sembra un slogan). Da laico mi sembra tutto un poco strumentale visto che proprio il Papa ha benedetto i Mondiali (ma anche i cannoni sono stati benedetti). La prima considerazione che mi viene in mente, visto appunto il precedente, è : ma chiedere prima no ? Poi vi è il solito problema di chi rappresenta chi : la Curia non è tutti i milanesi, come credo neppure il comitato Navigli quindi delle minoranze alla fine impongono il loro "credo" (è il caso di dirlo). Certo gli altri dovrebbero organizzarsi (tipo un petizione online) ma finché non lo faranno si dovrà "subire". Capitolo a parte per il comitato residenti che ha usato il vincolo artistico per motivare la sua richiesta. Peccato che tale vincolo si sia applicato ad una statua (silenziosa per sua natura) ma non ai grandi schermi e stasera dalle ore 24 (o 0.00 come preferite) potete solo sperare che piova.
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