domenica 3 marzo 2013

Moon

Quaranta anni fa usciva "The Dark Side of the Moon" pietra miliare per i Pink Floyd, per il rock e per una intera generazione. E' stato il passaggio dalla psichedelia "acida" ad una versione più morbida e commerciale. In effetti l'album ha venduto moltissimo. E quello era un altro mondo. Io ero piccolo per questo ellepi (si chiamavano così ricordate?) ma rammento benissimo che due anni dopo, tornato da scuola, mi sono messo in fila per aspettare l'apertura del negozio di dischi dove si sapeva essere arrivato il tanto atteso vinile che era il successore : "Wish You Were Here". Altri mondi no digital download , no consegna a domicilio e neppure orario continuato. Ma a costo di sembrare stupidamente nostalgico c'era qualcosa di più, non solo di diverso. I dischi costavano un botto, bisognava curarli come neonati, dovevi girarli, era sconsigliato ascoltarli saltando i pezzi, avevano copertine favolose (vista anche la dimensione) ma forse tutto questo alimentava il "mito". "Ad astra per aspera" forse ma nel nostro mondo odierno fatto di pezzi singoli magari ascoltati giusto per un minuto un disco così temo sarebbe  un clamoroso insuccesso. Certo oggi la dimensione live è molto maggiore (anche perché fondamentale per gli incassi) quindi puoi vedere sul palco quasi ogni gruppo o cantante del mondo intero ma ho l'amara sensazione che nel cambio abbiamo rinunciato a molto.

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