La foto è della locandina dell'ultimo film di Gus Van Sant. Forse non è un capolavoro ma ha l'indubbio merito di focalizzare l'attenzione sul "fracking". Questo non è altro che un metodo di estrazione (vedi) che permetterà in primis agli States di sfruttare giacimenti di petrolio e di gas fino a ieri non utilizzabili o non economicamente vantaggiosi. Il film ci illustra che il procedimento non è gratis anzi il costo ambientale è molto alto ma una cosa che non sottolinea a dovere è l'enorme quantità d'acqua che richiede. Considerato che gli States sono già il paese (di gran lunga) con il più alto consumo d'acqua lo scenario si fa fosco ma l'indipendenza energetica ha il suo costo (lo dice anche Obama). Solo parzialmente vero perché la Germania sta davvero andando verso le rinnovabili compresa la fotovoltaica (e francamente non ricordo che nessuno abbia mai chiamato la Germania "il paese del sole"). Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno questo forse può rallentare un poco il programma nucleare americano.
PS sono sempre stato un fautore dell'eolico e mi chiedo come mai i detrattori dello stesso usino come argomento il problema paesaggistico. Chissà se qualche secolo fa in Olanda qualcuno si è posto la domanda? Comunque se devo scegliere tra una pala eolico, una trivella o un camino di raffreddamento continuo a preferire la pala.
Nessun commento:
Posta un commento