giovedì 16 settembre 2021

Brexit

A partire dal primo ottobre la Brexit entra in una nuova fase e non è certo azzardato dire che stavolta si fa sul serio. Forse proprio per affrontare meglio questo delicato passaggio il premier inglese, Boris Johnson, ha deciso un corposo rimpasto. Oddio magari il fatto che il suo ministro degli esteri se ne sia stato in vacanza durante la disastrosa uscita da Kabul avrà pesato ,comunque le poltrone che sono saltate sono proprio quelle degli esteri e del commercio estero. Cosa succede quindi il prossimo mese? Beh la cosa più visibile è che adesso per varcare la Manica occorre un passaporto, la carta di identità non vale più. Ma il capitolo più spinoso riguarda i controlli doganali sulle merci. I nostri ex europei hanno deciso di rimandare per alcune categorie i controlli, che banalmente vuol dire evitare rincari (vedi). Lo fanno soprattutto sui farmaci adducendo la pandemia come motivazione. Peccato che sempre il primo di ottobre dovrebbe essere abolito il green pass (o come diavolo lo chiamano loro) avendo, di fatto, derubricato la Covid19 a livello di influenza. Ci risiamo, questi buontemponi hanno voluto andarsene, hanno tirato per le lunghe le trattative e adesso bellamente se ne fregano di quanto è stato congiuntamente firmato. Basta rammentare che il confine tra le due Irlande è tuttora in attesa di una "soluzione". Forse, un po' alla francese, dovremmo smettere di usare la locuzione "fair play" per parlare di chi rispetta le regole.
PS a parziale (molto parziale) soddisfazione proprio in questi giorni è arrivata la conferma (vedi) della positività al doping dell'atleta inglese battuto per un centesimo nella finale della staffetta 4x100 maschile. Inutile rammentare che lo ha battuto un italiano. Prima di gioire fino in fondo resta un ulteriore grado di giudizio da parte del Tribunale Arbitrale dello sport che potrebbe persino togliere la medaglia d'argento alla perfida Albione. Ricordo che la stampa britannica (ma, ad onor del vero, non solo) aveva subito instillato il dubbio che le performance velocistiche italiane maschili fossero il risultato di doping. Che strano stiamo usando una parola inglese per definirlo .....

 

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