Si potrebbe chiosare con il classico : "tutto è bene quello che finisce bene" ma le cose sono un po' più complicate di così. Mi riferisco allo scontro tra la UE e la Gran Bretagna di Boris Johnson. Il punto era il blocco dei vaccini AstraZeneca i quali prodotti in UE (Belgio per la precisione) sarebbero poi stati spediti fuori dai confini europei. Davanti all'ipotesi di blocco il nostro simpatico Boris ha alzato la voce. Che coraggio, l'unica cosa che ci ha risparmiati (bontà sua) è stata la minaccia nucleare visto che nel suo piano per la Gran Bretagna ha proprio previsto un aumento del 25% delle testate nucleari. Insomma pensavamo di esserci liberati dal bullo per antonomasia, Donald Trump, che ce ne siamo trovati uno ben più vicino. Ma per tornare alla querelle alla fine si è trovato un accordo ma vorrei fare qualche considerazione. Il blocco delle esportazioni è assolutamente una rappresaglia ma è causato dalle inadempienze della nota azienda anglo svedese (e qui si parla di una azienda contro stati sovrani, senza inneggiare al sovranismo). Ma ovviamente il non rispetto dei contratti non è una giusta causa per il nostro Boris. E infatti il suo governo ha già buttato per due volte alle ortiche parte dei contratti firmati per la complessa gestione della Brexit (che hanno voluto loro). Peraltro l'ultima volta si è trattato di cancellare il faticoso accordo sul confine tra Irlanda del Nord e Eire, uno dei punti più controversi. Per cui oggi possiamo dire che il conflitto è rientrato ma temo sia solo un capitolo del contenzioso con la perfida Albione.
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