L'altro giorno ho ricevuto, dal cinema Anteo di Milano, una mail che mi invitava a sottoscrivere una petizione contro la chiusura dei cinematografi (nonché teatri, sale da concerti e quant'altro). Non ho firmato e credo che più di uno sia sorpreso considerata la mia passione per il cinema, quello in sala. Non l'ho fatto per un paio di considerazioni. La prima è che non è il momento di disquisire su chi vada chiuso oppure no. Il modello che stiamo seguendo è quello francese ma i risultati dai nostri cugini transalpini non sono proprio incoraggianti anche se ci vuole ancora tempo. Ma la nostra situazione si sta deteriorando velocemente quindi il punto è se chiudere tutto, altro che fare distinguo. A nessuno piace essere la categoria penalizzata ma proprio questa considerazione mi ha fatto pensare ad un altro motivo per non firmare e proprio oggi ho letto su "Internazionale" questo articolo di Marino Sinibaldi, qui in veste di direttore di Rai Radio 3. Una cosa che dice nel terzo paragrafo è che cinema e teatri sono già svuotati. E allora mi sono deciso a scrivere il mio post. Come ho detto sono un appassionato del cinema in sala e avevo ricominciato a frequentare i cinematografi. Non dico di aver visto mille film ma ogni proiezione si è svolta sempre in sale semi vuote, ben più vuote di quanto previsto dal distanziamento. Quindi i gestori hanno tutta questa convenienza a tenere aperte le sale? Oltre tutto ho già parlato del circolo vizioso innescato dai distributori che hanno deciso di rinviare le uscite dei blockbuster a 2021. Quindi parliamo di un cinema già agonizzante a cui il DPCM da forse il colpo di grazia ma forse ha ragione Sinibaldi che bisogna trovare soluzioni per garantire la sopravvivenza del settore ma non necessariamente attraverso una apertura forzosa.
PS sempre in relazione alla chiusura dei teatri (estensivamente detti) ho anche letto questo articolo in cui si cita una statistica della AGIS (di parte direi) che riporta un solo caso di positività tra i 347mila spettatori suddivisi in 2782 spettacoli. Una rapida divisione da 125 presenti per spettacolo! Ma dove li hanno visti? Forse a Roma, a Milano non ho contato neppure 20 persone per "Tenet" di Nolan.
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