Mi ritrovo a parlare di sport a stretto giro, ed è cosa per me poco consona ma così vanno le cose. Dal calcio passo al tennis, ambito sportivo che ospita non pochi personaggi profumatamente pagati e spesso discutibili. Qui occorre sfatare il luogo comune dell'atleta che è un campione anche al di fuori del suo campo di gioco. Vero per molti ma non certo per tutti, inutile ricordare le uscite no vax di Djokovic. Ogni tanto lo sport (specie questo super professionistico) sembra vivere in una realtà parallela, ma andiamo con ordine. Qualche giorno fa vi è stato l'incontro tra Sinner (italiano nonostante il nome) e Zverev (tedesco nonostante il nome) vinto peraltro dal giovane italiano. Alla fine del "match" il tedesco ha dichiarato di avere qualche linea di febbre e la tosse. Beh complimenti , forse qualcuno gli racconti del milione di morti provocati (ad oggi) dalla pandemia, ma la cosa incredibile è che ha potuto entrare in campo indisturbato. Poi gli organizzatori si sono giustificati dicendo che l'atleta non gli aveva comunicato il suo stato febbrile. Ma un termo scanner no? Evidentemente non si voleva toccare la sensibilità degli atleti sottoponendoli ad una pratica degradante come prenderti la temperatura "puntandoti" addosso un device. Vale la pena di notare che proprio ieri Parigi, dove ci sarebbe la "bolla" in cui si svolge il torneo in oggetto, è entrata di nuovo in lock down. Forse c'è davvero penuria di termo scanner.
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