mercoledì 21 ottobre 2020

Alleanza

In questi giorni si è vista nascere una inedita alleanza : quella della foto tra Matteo Salvini, leader della Lega, e Roberto Burioni, virologo. Davvero inedita perché i due non si sono mai amati ma adesso hanno trovato una affinità elettiva : l'avversione al coprifuoco. In particolare contro quello che dovrebbe esserci a Milano ed infatti ad oggi mercoledì mattina (per me che scrivo) non è ancora uscita l'ordinanza della Regione che, guarda caso, è a guida leghista (e quindi il felpato Matteo ha un altro problema con i governatori di regione dopo il Veneto). Il noto virologo Burioni la butta sul ridere dicendo che "è risaputo che gli untori sono i metronotte" (ma giova ricordare che era colui per il quale il virus a febbraio non circolava) mentre per il leader leghista il problema è di "capire". Allora voglio aiutare entrambi con questo articolo de "IlPost"  che partendo dagli esempi di Melbourne e Parigi cerca di chiarire se tale misura funzioni oppure no. Anticipo subito che la risposta non è unanime e che l'esempio australiano non è completamente calzante mentre quello parigino è molto più aderente al concetto di coprifuoco ma è troppo presto per poter trarre delle conclusioni finali. Questo è il dramma della pandemia (tra gli altri) : in un mondo che vive in "real time" il virus si prende settimane per ritirarsi (anche se è molto più veloce nella sua espansione) e quindi ogni provvedimento richiede una "pazienza" che è ormai sparita dal pianeta. Ma ai detrattori del coprifuoco ricordo che abbiamo già un metodo testato ed efficace : si chiama "lock down" (forse è più efficace perché ha un nome inglese?) ma il suo ritorno è davvero poco auspicabile. Allora, forse si può tentare una via alternativa magari in attesa di un lock down, diciamo preventivo, per Natale.

 

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