sabato 29 dicembre 2018

Stime

Davanti a delle vittime l'ironia va lasciata da parte ma ciononostante si può almeno evidenziare l'uso troppo rigido delle stime. L'amica Francesca mi segnala questo articolo de "La Repubblica" che parla del recente sisma in Indonesia. Nel titolo si afferma che questo vulcano è il "figlio" del Krakatoa la cui eruzione provocò nel 1883 oltre 36 mila vittime. Fin qui nulla da eccepire solo che scorrendo l'articolo ad un certo punto si legge che viene stimato in "circa 300 le popolazioni biologiche distrutte" e questo mi sembra alquanto logico ma poi l'articolo prosegue dando un numero di vittime pari 36417! Ora è pur vero che quelle regioni cominciavano ad essere conosciute (gli olandesi vi "bazzicavano" fin dalla fine del 1600) ma una precisione così millimetrica è per lo meno poco probabile. Immagino che si sia fatto un modello basato su alcune rilevazioni fatte in loco e che quello sia il numero che ne è uscito. Solo che nel titolo viene giustamente arrotondato mentre nel corpo si cade un po' del ridicolo. Questo tipico esempio di umorismo involontario nasconde molto probabilmente una certa sudditanza nei confronti della tecnologia : "lo dice il computer" anzi lo dice un foglio Excel e la citazione così precisa alimenta la convinzione che un dato non arrotondato debba essere "più" vero, perdendo di vista ciò che è vero da ciò che è "solo" verosimile. Mi spiace doverlo annotare in una testata seria come "La Repubblica" ma la mancanza di senso critico è una delle basi fondanti della invasione delle fake news.

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