martedì 4 dicembre 2018

A posto

A posto stiamo diceva un vecchio compagno (non nel senso politico) di piscina. Oggi il sito pro M5S "La Verità" (riferimento alla cara vecchia, si fa per dire, Unione sovietica davvero scivoloso) diceva che gli Stati Uniti d'America venivano in soccorso del governo italiano, nello specifico della manovra. Qualcosa in effetti si muove sullo scacchiere, vedi la "esenzione" dalle sanzioni contro l'Iran ma o davvero arrivano con un altro piano Marshall o parliamo di puri e semplici "pannicelli caldi". Ma poi vogliamo davvero dare credito ad uno come The Donald?
Abbiamo già scordato lo psico dramma con Putin? Oppure tutto il cinema con il leader nord coreano? Anche l'ultimo G20 è stato una sorta di summit dell'assurdo. Andiamo con ordine : abbiamo 90 giorni di moratoria ma nulla di più, le posizioni restano lontane. Trump grida, pardon twitta, che ha ottenuto che la Cina porti i dazi sulle auto a stelle e strisce al 15 dal 40 ma "scorda" che il 40 era stata la reazione cinese alle prime avvisaglie della guerriglia sui dazi scatenata proprio da lui. Insomma al di là di cosa possa fare concretamente la portaerei americana per noi fidarsi di uno come The Donald mi sembra una strategia davvero degna di questi pasticcioni che confondono mesi con anni (Toninelli dixit). A posto stiamo.

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