mercoledì 1 agosto 2018

Suolo

Se per caso qualcuno aveva dei dubbi il consumo di suolo è stato molto alto anche nel 2017. Come da rapporto ISPRA sono stati consumati altri 52 km quadrati di suolo (vedi). E per la solita perfidia della storia tra pochi giorni sarà l'anniversario (il primo) del terremoto di Ischia che ci ha mostrato come oltre ad avere consumato suolo, lo abbiamo consumato "male". E questo lo hanno dimostrato anche gli altri terremoti nonché le esondazioni, alluvioni e compagnia cantante. Ma quello che mi stupisce è che in un paese che non cresce in termini di popolazione, anzi decresce, ci sia tutta questa necessità di costruire. Da un punto di vista "razionale" me lo posso spiegare : famiglie sempre più "piccole" fino alla dimensione "atomica" del single, abitazioni più grandi. Sulla prima motivazione non vi sono obiezioni ma sulla seconda avrei qualche dubbio. Basta vedere le offerte nei grandi centri urbani per scoprire che vengono spacciate per abitazioni anche loculi. Il problema è, manco a dirlo, politico : in quanto l'edilizia è un motore economico nessuno vuole davvero rallentarlo e nelle ristrutturazioni alla fine vi è poco grasso che cola. Per cui si costruiscono nuove abitazioni per lasciarne vuote altre ma intanto il suolo viene perso con le conseguenze già viste. E all'orizzonte non mi sembra ci siano riforme (perché quelle servono) che davvero possano contenere il consumo di suolo.

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