giovedì 9 agosto 2018

Nonna

Mia nonna diceva : "finché non ci scappa il morto non faranno nulla". E il morto purtroppo è arrivato anzi i morti e pure (ammesso che vogliamo fare classifiche) si tratta di due bambini oltre la madre che versa in gravi condizioni. Parlo del treno che ha travolto questa famiglia a Brancaleone nel Reggino. Tragedia più che annunciata in quanto non vi sono protezioni per la sede ferroviaria e quindi è uso comune attraversare i binari per raggiungere il mare. E così scopriamo che un tratto di ferrovia era usato come un marciapiede così come abbiamo scoperto (sempre al Sud) che il caporalato, lo sfruttamento ai limiti della schiavitù esiste eccome in una regione dal fortissimo afflato turistico come la Puglia. E anche lì ci sono stati morti e pure tanti. Ma eviterei di collegare in modo troppo stretto gli incidenti in cui hanno perso la vita 16 persone. Ho letto commenti del tipo : "sul furgone erano stipati 12 braccianti quando dovevano essercene 4". Vero ma è inutile nascondersi dietro un dito, l'Italia è un paese dove le regole non vengono rispettate, neppure quando possono essere a favore della tua sicurezza. Nel Sud (non lo dico io, parlano le statistiche) abbiamo elevate percentuali di evasione della revisione dei veicoli, gente che gira senza casco e così via. Poi succedono le tragedie. Ma le forze dell'ordine fanno quello che fanno e mancano fondi per maggiori controlli, controlli che poi, la maggior parte delle persone non vuole. Questo non è certo una difesa dello sfruttamento dei migranti ma primo le regole non le rispetta nessuno , secondo fa comodo a tanti avere manodopera sottopagata e molto "controllabile". Speriamo che queste morti non siano avvenute invano e contribuiscano a qualche cambiamento.

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