sabato 31 marzo 2018

Killer

Ebbene sì, la biondona della foto è proprio quella Stormy Daniels che potrebbe rivelarsi il killer in gonnella (o anche con meno della gonnella se è per questo) di "The Donald", il Potus, insomma il presidente degli Stati Uniti d'America. La storia è ormai ultra nota : la signora ha avuto una relazione con il presidente mentre costui era comunque già sposato con Melania (che proprio una vecchia babbiona non è). Sappiamo che su queste cose gli americani non scherzano ma soprattutto non perdonano. Possono passare sopra ad una guerra invocata agitando una fialetta piena di borotalco ma una scappatella no! Levinsky vi ricorda qualcosa? Ma torniamo al nostro fonato Donald che adesso dovrà davvero preoccuparsi visti i segnali politici anche forti che arrivano dal paese. Mi riferisco alla sconfitta del partito repubblicano (quello proprio del presidente) in Pennsylvania (preceduta dai passi falsi in Florida, Missouri e Wisconsin). Stato che ho peraltro visitato giusto qualche mese fa ed era comunque un florilegio di bandiere e di striscioni "Make America great again". Ma il troppo è troppo e alla fine anche una roccaforte come la Pennsylvania è passata al nemico. Certo per una manciata di voti e forse grazie anche alla Corte Suprema che aveva costretto lo stato di Filadelfia a modificare le circoscrizioni elettorali per eccesso di "gerrymandering" (vedi). Ma alla fine i repubblicani hanno perso ma chi li ha sconfitti? Conor Lamb, questo è il nome del giovanotto di bell'aspetto che ha strappato la vittoria contro il candidato repubblicano (uno che è arrivato al seggio a cavallo) colpevole di aver fatto abortire l'amante pur essendo "pro life". Ma il buon Conor non è esattamente un giovane Bernie Sanders. Si auto definisce : "un marine, un procuratore, un patriota”, non proprio un grande inizio ed è comunque un fiero sostenitore della libera vendita delle armi. Questo per dire che anche se si dovesse arrivare all'impeachment del presidente bisogna tenere presente alcuni punti. Primo : non ci sono nuove votazioni, "semplicemente" il vice subentra e la storia ha mostrato fin troppe volte che al peggio non vi è limite. Secondo anche quando si arriverà alle elezioni il sistema di votazione è ancora quello (assai poco democratico) che ha permesso la vittoria di Trump. Terzo i democratici non hanno uno straccio di candidato (spero che nessuno voglia ripresentare la vecchia Hillary) ma non credo che si possa immaginare di proporre un candidato assai poco "democratico" come in Pennsylvania. Quindi l'"affaire" Trump è tutt'altro che chiuso ma nel frattempo The Donald può fare ancora disastri.

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