Hanno ragione le donne a protestare, ho la netta sensazione che dopo le vittoriose battaglie degli anni 70 vi è stato un progressivo "arretramento" e oggi che il vaso è stato scoperchiato scopriamo in quanti casi le donne sono in condizione di inferiorità, quando non vengono molestate. L'amica Francesca mi segnala un articolo de "L'Osservatore Romano" che parla delle condizione delle suore spesso trattate come vere e proprie serve. Dove però l'articolo raggiunge una vetta di "lirismo" è quando "denuncia" il maschilismo delle gerarchie vaticane (o ecclesiastiche in generale). Giusto, ma che la Chiesa (con la C maiuscola) sia "roba" da maschi mi sembra davvero la scoperta della acqua calda e, nonostante gli sforzi dell'attuale papa, direi che la parificazione uomini e donne è davvero lontana. Certo le suore devono essere rispettate per il lavoro che svolgono ma la stragrande maggioranza delle religioni è imperniata sui maschietti. Forse il problema sta proprio nella religione ma qui vado fuori tema che è la protesta femminile. Ho qualche ricordo delle manifestazioni femministe e temo che si rischi la radicalizzazione come successe allora, con i risultati visti. In questi giorni persino Monica Levinsky si è ripresentata in pubblico dichiarandosi anch'essa una vittima. Beh questo è un po' troppo perché rischia di ridicolizzare le ragioni di un movimento che invece ha serissime motivazioni. Quindi giusta lotta ma vi prego evitiamo di fare crociate inutili.
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