martedì 13 marzo 2018

Marte

Ho già più di una volta sollevato dei dubbi su Elon Musk, ritenendolo più che altro un affabulatore (cazzo Google lo segnala come errato ma esiste eccome quindi occhio a credere sempre a quello che Internet suggerisce). Ma una volta (forse la prima, forse l'unica) ha parlato sinceramente. Riferimento è alla sua ultima apparizione (ma solo alla data visto che è un vero presenzialista) in cui ha parlato delle sua nuova idea per risolvere i problemi di trasporto ma soprattutto ha parlato di Marte (vedi). Come volevasi dimostrare il viaggio interplanetario degli esseri umani non è (e non lo sarà per molto tempo) una soluzione ai problemi della Madre Terra. Il buon Elon è preoccupato dalla terza guerra mondiale combattuta dalle intelligenze artificiali mentre io sono più preoccupato dalla sovrappopolazione ma certo anche lo scioglimento delle calotte polari non è problema da poco. Insomma diciamo che la possibilità di una estinzione di massa non è così remota ma soprattutto gli scenari apocalittici potrebbero essere più vicini di quanto si creda (o si voglia credere), diciamo che potrebbero avverarsi nel corso della nostra vita. Bene dopo questa iniezione di nichilismo torniamo al vulcanico creatore di Paypal e Tesla che promette il viaggio su Marte nel giro di pochi anni. Potrei chiosare dicendo che non riescono a consegnare in tempo le Tesla Model 3 ma in effetti qui non si tratta di voli "low cost" per Marte. E qui siamo al punto : ammesso (ma non concesso) che siano in grado di portare l'uomo su Marte, si parla di un pugno di persone. Il lancio del Falcon (il primo tassello di questa impresa) costa circa 30 milioni di dollari (pure economico se confrontato con l'equivalente della Nasa ma ne parliamo un altra volta) ed è solo l'inizio. Quindi solo pochi saranno in grado di andare sul pianeta rosso e da lì ricostruire l'umanità. Pochi e quindi selezionati, ma selezionati in base a cosa? Dubito che un Nobel per la pace sia previsto, forse chi sarà in grado di pagare o forse chi abbia un patrimonio genetico "interessante". A parte questa sceneggiatura già vista in mille film direi che nessuno di noi ha la minima probabilità di essere imbarcato (non vorrei sottovalutare i mie lettori, se del caso le mie scuse) quindi diamoci da fare perché la sesta estinzione di massa non avvenga o almeno non per mano nostra e non così a breve.

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