lunedì 19 ottobre 2015

Oslo

Oslo (capitale della Norvegia) può definirsi a buon diritto la città della pace. Oltre ad avere ospitato eventi come quello sopra raffigurato è anche la sede del Nobel per la Pace (eh si, questo non è di pertinenza della reale accademia della vicina Svezia). Secondo me si sono presi una bella gatta da pelare. Quest'anno (2015) il Nobel per la Pace viene assegnato al "quartetto" tunisino (vedi). Sulla carta si tratta di un promettente esperimento di democrazia in un paese di stampo islamico. Ma la realtà potrebbe essere ben diversa. La primavera araba (credo che tutti la ricordiamo) nacque con grandi speranze democratiche e su come è andata a finire lo vediamo tutti i giorni. Anche la Tunisia ha subito di recente due gravi fatti terroristici (l'assalto al museo del Bardo e al villaggio turistico) che gettano alcune ombre sinistre. Vero che tali azioni terroriste mirano ad impedire la nascita di una vera democrazia, ma noi italiani sappiamo bene che il terrorismo ha bisogno di un "humus" in cui crescere il che significa che una parte discreta della popolazione non vede di buon occhio tutta questa ventata di democrazia. Comunque un altro premio "preventivo" e speriamo che stavolta vada meglio che con Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d'America, che ha appena annullato il ritiro delle truppe dall'Afghanistan, promessa che gli era appunto valsa il premio nl 2009. Probabilmente era l'unica opzione possibile ma chiamare pace una occupazione è forse eccessivo.

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