Ho passato, recentemente, alcuni giorni in Liguria dove ho "toccato" con mano una evidente contraddizione del nostro sistema economico. Il numero di esercizi chiusi (e non per ferie trattandosi di una piccola località turistica) era in effetti impressionante. Ora, la scomparsa di molti esercizi commerciali è figlia di varie cause e non solo della crisi ma forse ne parliamo un'altra volta, quello che mi ha davvero colpito era il numero di agenzie immobiliari (aperte ovviamente). Ormai è dagli anni 60 che si denuncia la cementificazione selvaggia (termine forte ma decisamente appropriato) di cui la Liguria è un esempio assoluto (la pubblicità qui sopra la dice lunga). Eppure si continua a costruire e, credo, a vendere. Non so bene con quali soldi la gente compri, stando almeno alle dichiarazioni di quegli affabili manigoldi delle banche, ma tutte queste agenzie staranno aperte per una ragione evidentemente. Non entro neppure in una diatriba estetica (alcune aree della Liguria andrebbero "trattate" con i bulldozer) ma mi chiedo se non è possibile un "altro" mondo dove l'edilizia non si così invasiva! Tenendo conto che l'Italia, in particolare, è pure un paese che non cresce in termini di popolazione. Certo le tassazioni immobiliari sono state fino a pochi anni fa ridicole (anche se oggi stanno recuperando in fretta), siamo pieni di coppie milanesi con il marito che vive a Milano e la moglie in Liguria (tanto per stare in tema), ma forse stiamo davvero superando il limite. Ecco cosa dovrebbero studiare quei buontemponi del Nobel per l'economia, altro che i comportamenti dei mercati azionari, un sistema che stabilisca i limiti di una area, di una nazione in termini di metri cubi edificabili, di autovetture immatricolabili, di energia consumabile (indipendentemente da come la produci). Sognare non costa nulla.
Nessun commento:
Posta un commento