Tra una settimana circa sapremo se il giovedi 17 è stato il doomsday (il giorno del giudizio) oppure no. Mi riferisco al default degli Stati Uniti che dovrebbe consumarsi proprio in quel giorno (e per fortuna che gli anglosassoni in genere non hanno un particolare timore del numero 17 ma con la globalizzazione metti che...). Come non bastasse lo shutdown (cari miei oggi l'inglese la fà da padrone ma l'argomento lo impone) potrebbe arrivare il default, il crac. Mentre sono dubbioso sulla durata dello shutdown credo che il default verrà evitato (magari solo temporaneamente) viste le conseguenze a livello planetario che comporterebbe. Certo che il paese che, nella persona del suo presidente Barack Obama, ha salvato le sue super banche (compresi i loro arroganti stati maggiori) sposando la logica del "too big too fail" corre il serio rischio di cadere a sua volta, eventualità che non manca di una certa ironia ma a masticare amaro sarà tutto il mondo, ricordo il detto "più grossi sono più rumore fanno quando cadono".
PS se qualcuno vuole farsi una idea di cosa succede dall'altra parte dell'oceano eviti i reportage di Giovanna Botteri (la vaporosa signora raffigurata), vada su siti o emissioni "locali". Capisco essere pro Obama ma si non può liquidare la questione della riforma sanitaria (il "noto" ObamaCare) con una frase del tipo : "ormai è legge inutile discuterne ancora". Forse si dimentica che leggi si fanno, si modificano, si abrogano. O forse stava pensando alla sua pensione ?
il default non arrivera... anche perche in quel caso ci ricorderemo dei bei tempi quando a fallire era "solo" la Lehman :)
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