La dolce (qualcuno l'ha definita così) primavera araba si è trasformata in una estate rovente almeno in Egitto. E si può solo sperare che l'ondata si limiti a quel paese visto che la situazione in Libia è tuttora complessa e anche la Tunisia arranca (della Siria non parliamo neppure li la primavera non l'hanno proprio vista). Cosa accadrà in Egitto è difficile da prevedere, nella notte pare che la candidatura di El Baradei sia tramontata e temo sia meglio così. Meglio perché si tratta di una persona valida ma troppo "occidentale" . Se qualcuno vuole affermare che lo scontro di civiltà non esiste vada pure a parlare con i "fratelli mussulmani". Speriamo che non si mettano di mezzo gli stati uniti con qualche "esportazione" di democrazia. Rammento come è andata in Iraq anzi consiglio di dare un occhiata a www.iraqbodycount.org dove si vedono gli effetti di una diplomazia abile nel piazzare cimici ma un po meno nel trovare soluzioni
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