Non si tratta di un errore , non ho dimenticato la "i" alla fine del titolo. Infatti non voglio parlare del film di Ang Lee (o del libro di Yann Martel) ma bensì de "La vita di P(annella Giacinto detto Marco)". Oddio ci sarebbero delle analogie se pensiamo che la mancanza di cibo segna entrambe le vite ma andiamo oltre. Io non sono mai stato radicale ma riconosco che alcune loro battaglie erano sacrosante. Certo credo che la maggior parte della "base" radicale sia rimasta sconcertata (come me) della scelta di allearsi con Storace. Capisco avercela con la Binetti ma Storace fa sembrare la Meloni una militante del defunto partito marxista-leninista ! Fortunatamente (per la solita "base" radicale) l'accordo è saltato per motivi tecnici (ma allora sono degli incompetenti!) ma resta questa strana "liason". Certo noi della ricca Lombardia non possiamo dire gran ché dopo la giravolta dell'ineffabile Celeste. D'altronde meglio vincere con Maroni che perdere con Albertini uno che già una volta si è trovato in mutande!
Sorvolo sui radicali ... ma non ho capito l'ultima battuta "... dopo la giravolta dell'ineffabile Celeste. D'altronde meglio vincere con Maroni che perdere con Albertini uno che già una volta si è trovato in mutande!" ... e non per le mutande.
RispondiEliminaForse non felice ma volevo dire che si sceglie il cavallo vincente alla faccia del "credo" politico
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