sabato 9 febbraio 2019

Mille

Pur avendo qualche dubbio non posso credere che il corpo insegnante di Pomigliano D'arco sia così scarso. Mi riferisco alla lettera scritta dal vice premier, Giggino Di Maio (che lì ha iniziato la sua carriera scolastica), al quotidiano francese "Le Monde" in cui si parla della "millenaria" democrazia francese. Inutile ripetere i mille (questa volta l'ordine di grandezza è corretto) post già circolati in cui si puntualizza che proprio di millenni non si parla semmai di secoli e già un paio bastano. Ma ripeto non credo di poter dare la colpa alla cattiva scuola ma al cattivo alunno. L'altra sera in un dibattito televisivo, il filosofo Massimo Cacciari, minimizzava riducendo la "cazzata" ad una battuta. Sono sorpreso visto che non facevo Cacciari uno che minimizza e pur inchinandomi davanti al suo standing culturale non sono d'accordo. Questa frase non è uscita nella cena a margine di un meeting dove tutti si davano pacche sulle spalle. No, è una lettera scritta ad un giornale francese dopo aver fatto un atto piuttosto grave nei confronti della diplomazia di quel paese. Non voglio per ora entrare nel merito di quanto successo (ci sarà tempo purtroppo) ma se poi scrivi una lettera nella quale spieghi il motivo di tale azione e ci metti una castroneria tale rischi davvero grosso. Perché delle due l'una: o li stai prendendo in giro esagerando le lodi in modo assurdo oppure dimostri una ignoranza davvero siderale. In ogni caso non va bene, per nulla. Viene da chiedersi se non esiste qualcuno che dia almeno una occhiata al testo, o basta il correttore di Google? Ma è pur vero che il nostro premier ha come portavoce Rocco Casalino, come dire che in Francia hanno "les grandes ecoles" mentre in Italia abbiamo il "Grande Fratello", fate un po' voi.

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