mercoledì 13 febbraio 2019

Democrazia

Temo di poter essere accusato di una certa acrimonia nei confronti del M5s ed è tutto vero ma il perché lo chiarirò in fondo al post. Vorrei iniziare con la frase detta (vedi) dal rappresentante del M5s, Sara Marcozzi, all'indomani della batosta presa nelle elezioni tenutesi in Abruzzo. Inutile commentare lo schizzo di bile lanciato su PD e Forza Italia basandosi sulle elezioni precedenti, cara Sara sono passati 5 anni e siete diventati forza di governo ma si sa la sconfitta è sempre orfana (e questi del M5s sono incapaci di ammettere l'evidenza anche se per loro sono evidenti le scie chimiche). Ma poi ha aggiunto che chi ha perso non è il M5s (impossibile ovvio) ma la democrazia. Ora questi penta stellati hanno un problema con il concetto di democrazia, forse Casaleggio dovrebbe mettere un tutorial on line (che fa moderno). Prima il suo "capo" fa casino con le date e confonde secoli con millenni (come il suo collega prima tra mesi e anni), poi si aggiunge quell'altro "maître à penser" di Carlo Sibilia (quello che non crede allo sbarco sulla Luna) che rivendica con orgoglio che la rivoluzione del M5s è stata democratica senza tagliare alcuna testa (vedi), io avrei anche parlato delle brioches ma in effetti quella è una delle prime fake news della storia. Ma torniamo alla frase di Sara, secondo la quale la democrazia è stata sconfitta perché loro sono stati superati da coalizioni (vabbé lei le chiama ammucchiate). Quindi? Sono vietate? Assolutamente no per cui se scegli di correre da solo patiscine le conseguenze. Poi detto da chi ha corso da solo alle politiche e poi ha fatto una coalizione impresentabile. Almeno questi lo hanno detto prima con chi si alleavano. Anche perché mia cara Sara con il 20% non si va da nessuna parte se non facendo alleanze. La sua analisi procede affermando che i voti persi sono andati alla Lega. Ed ecco il motivo per cui sono piuttosto incazzato con il M5s. Questi buontemponi con la loro dabbenaggine stanno consegnando l'Italia a Salvini, e su un piatto d'argento. Ma forse ce lo meritiamo visto che fanno sembrare il trasformista Matteo Salvini un grande statista.

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