Chi la fa' l'aspetti è il titolo completo di questo post. Il riferimento è guarda caso il nostro ministro dell'Intero che sperava di occuparsi solo della partita Juve Milan ed invece si trova la "grana" dei sindaci che non vogliono applicare il suo famigerato decreto sicurezza. Si tratta di disobbedienza civile, ohibò che sarà mai? Significa non obbedire ad una legge dello Stato per seguire leggi di grado più alto. Come ho detto questo è un decreto ma verrà molto probabilmente convertito in legge (altrimenti salta il governo). A quel punto si può ricorrere alla Consulta ma è una strada lunga. Però come da titolo del post giusto 2 anni fa l'allora felpato Matteo (vedi) incitava lui i sindaci leghisti a disubbidire alla leggi sulle unioni civili. Corsi e ricorsi storici. Purtroppo la disobbedienza ad una legge non è esattamente una bazzecola e se non sono obbligati a dimettersi come vorrebbe il truce Matteo, non si possono escludere provvedimenti (e quindi spero che questi sindaci ne siano consci e abbiano pronte le contro misure). Sento già chi strepita sulla differenza che vi è tra unioni civili e diritti (negati) a dei poveracci. D'accordo ma chi stabilisce quale è la legge "superiore" a cui obbedire? La morale più che l'etica? Forse ma allora vi ricordate quel sindaco (donna) americano che si rifiutò si registrare una unione civile proprio perché contraria alla sua religione? Peraltro cristiana ? E contro la legge di Dio forse neppure la Corte Costituzionale ha giurisdizione. Sto un po' scherzando ma il soggetto è tremendamente serio, anche perché questo signore (il Salvini) gode di un discreto favore (chissà quanto ci vorrà perché realizzino che non ha mantenuto molte promesse) quindi "vox populi, vox dei"? Accidenti ci sono ricascato con la religione, io poi che sono ateo. Comunque capisco i sindaci ribelli (vi è persino quello di Milano) ma se la legge viene disattesa proprio da dei rappresentanti dello stato come facciamo a dire che viviamo in uno stato di diritto?
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