Mario Sechi, giornalista italiano, non lo considero un maestro ma quel che è giusto è giusto. In occasione della elezione del presidente francese, Emmanuel Macron, aveva espresso un giudizio che allora avevo ritenuto errato e motivato solo dalla (sua) rabbia per la sconfitta di Marie Le Pen. Il nostro Mario sosteneva che il neo presidente transalpino era il ventriloquo di sua moglie Brigitte. Ora sulla differenza di età tra i due, sul fatto che lei fosse la sua professoressa, addirittura che fosse una copertura per la sua omosessualità non voglio parlare. Ma resta il fatto che vi è stata una sollevazione popolare quando il buon Emmanuel voleva farla diventare una vera "premiere dame" con tanto di ufficio (ed immagino compiti e soprattutto poteri). Da un lato sono certo che il crollo (inaudito) di popolarità è dovuto a tutti i non pochi problemi della Francia che sono venuti subito a galla. Altro che "honeymoon", altro che primi 100 giorni i francesi si sono subito disamorati di un governo forse non troppo abile, di un presidente che deve prendersela con i cugini italiani (vedi caso Stx) per fare qualche cosa gradita. Ma non hanno voluto assolutamente concedere a Brigitte un titolo. Chissà forse Sechi non aveva tutti i torti e come diceva il divo Giulio a pensar male si fa peccato ma....
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