lunedì 1 maggio 2017

Sondaggi

Qualche giorno fa il sempre ottimo sito "ilpost" ha pubblicato un articolo che raccoglieva vari altri articoli (da "Economist" a "Politico") sull'argomento sondaggi. Perché, udite udite, dopo innumerevoli insuccessi i sondaggi ci hanno beccato! Parliamo del primo turno delle elezioni presidenziali francesi. L'articolo (un po' lungo ammetto) cerca di trovare la quadra del perché in questo caso i sondaggi hanno funzionato considerando che vi erano ben 4 candidati in un "fazzoletto". Magari è stato solo culo ma per un attimo proviamo ad analizzare le ragioni per cui questa volta hanno avuto ragione. Sono principalmente due. La prima è la robusta affluenza che è davvero qualcosa che mi convince poco. Faccio fatica a credere che un campione statistico sia più valido solo per il fatto che rappresenta molte persone. Andiamo oltre perché la seconda motivazione sembra più interessante in quanto afferma che la migliorata efficacia dei sondaggi è dovuta al maggior uso delle interviste via web che hanno il grande vantaggio di essere anomine. E quindi siamo arrivati al "famoso" segreto della cabina che noi italiani conosciamo bene. Pochi si dichiaravano democristiani ma quando dovevano tracciare la famigerata crocetta  e,  lo scudo crociato (sarà stato un caso?)  esercitava un attrazione degna del pianeta Giove.  Può essere una buona spiegazione ma vedo due ordini di problemi : almeno in Italia molti (soprattutto teste bianche) non hanno accesso al web e quindi non poter tener conto di un elettorato che nel nostro invecchiato paese pesa, significa sbagliare le previsioni. L'altro mio dubbio è che usare il web è una manna (in termini di risparmi) per le società di sondaggi per cui non vorrei che una fortunata coincidenza diventi solo occasione per maggiori guadagni. Tanto fra una settimana avremo una nuova cartina tornasole con il ballottaggio che deciderà il futuro (almeno quello prossimo) dell'Europa.

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