Ormai è parecchio tempo che il sito di micro blogging per eccellenza, Twitter naviga in cattive acque. Persino il suo fondatore è tornato a capo della sua creatura (dopo aver monetizzato si intende). Ma nonostante i vari espedienti provati la situazione non migliora, gli utenti (qualche centinaio di milioni) non raggiungono il target (chissà calcolato come). E allora si prova di tutto infatti oggi il boss di Twitter ha dichiarato che si scusa se il sito ha favorito la ascesa di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d'America. Ora la prima considerazione è che mi pare una dichiarazione tardiva, sono passati oltre 100 giorni da quando The Donald è entrato alla Casa Bianca, per non andare ancora più indietro alle elezioni di novembre e alla precedente campagna elettorale. Oggi è fin troppo facile "mollare" Trump visto il rischio di impeachment e vista la sua bassissima popolarità. Capisco che quando uno è disperato si aggrappa a qualsiasi cosa ma qui si rischia lo sciacallaggio. Sul fatto un po' più generale della responsabilità che un sito come Twitter può avere userei la seguente metafora : credo che nessuno consideri responsabile (o complice) la società elettrica quando viene eseguita una condanna a morte tramite la sedia elettrica.
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